Gli step per un corretto shock termico del massetto e i vantaggi di tale operazione

Lo shock termico del massetto (normativamente chiamato “Riscaldamento iniziale del sistema”) consiste nella messa in funzione graduale dell’impianto di riscaldamento a pavimento, stabilizzando così il massetto per portarlo ad un grado di essicazione paragonabile a quello di normale esercizio.

Tale operazione è estremamente importante e delicata, e deve essere svolta prima della posa della pavimentazione definitiva (piastrelle, marmo, parquet, etc.) in quanto tutela da possibili danni e fessurazioni dello strato cementizio.

Ma come si effettua uno shock termico? E quali vantaggi porta la sua corretta esecuzione? Ve lo spieghiamo subito…

La normativa e le tempistiche

In base alla norma UNI EN 1264/4, si può procedere con un’iniziale accensione dell’impianto una volta trascorso un periodo di almeno 21 giorni (o in conformità alle istruzioni del fabbricante) dopo della posa in opera, per poi procedere con 3 fasi:

1^ fase: l’impianto viene acceso e l’acqua deve raggiungere una temperatura tra i 20 ed i 25°C, da mantenere per 3 giorni;

2^ fase: la temperatura dell’acqua deve raggiungere gradualmente la cosiddetta temperatura massima progetto (che solitamente varia da 38 a 40°C) e deve essere mantenuta per 5-10 giorni;

3^ fase: il riscaldamento viene riportato alla situazione iniziale e mantenuto per qualche giorno, per poi essere spento.

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I vantaggi dello shock termico

Effettuare correttamente questa procedura porta ad una serie di vantaggi, quali:

  • sottopone a stress l’impianto e il massetto mettendone subito alla prova la qualità costruttiva;
  • favorisce la fuoriuscita dell’umidità;
  • permette al massetto di prendere una posizione stabile e definitiva prima della posa dei pavimenti;
  • testa da subito l’impianto di riscaldamento, mostrando eventuali problemi generali o con la caldaia.

Le caldaie Nolo Climat

Come detto in precedenza, servono giorni per portare a termine adeguatamente questa operazione. Bisogna inoltre considerare che, se sul cantiere non è già stata installata e messa in funzione una caldaia, la procedura di “riscaldamento iniziale” richiederà  l’impiego di uno scaldamassetto.

Nolo Climat lavora da anni al fianco di imprese edili e idrauliche di tutta Italia, offrendo il noleggio di caldaie e scaldamassetti elettrici fondamentali per lo shock termico degli impianti di riscaldamento a pavimento. Gli scaldamassetti elettrici sono unità resistenti, affidabili e completamente portatili, in grado di fornire immediatamente acqua calda per questo tipo di operazioni. I tre modelli disponibili hanno una potenza che va da 3 a 36 kW, e sono dotati di un carrello con ruote che assicura la massima manovrabilità.

Centrali termiche in container possono assistere in progetti di grandi dimensioni. Le nostre arrivano fino a 1500 kW e sono alimentate a gasolio o a gas. Abbiamo inoltre un modello elettrico da 80 kW.

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